Astronomia
Tra le opere di astronomia citiamo l’Astronomicon Caesareum di Pietro Apiano (Ingolstadii 1540), dedicata all’imperatore Carlo V d’Asburgo e al fratello Ferdinando, capolavoro dell’illustrazione tridimensionale, ricco di tabelle e diagrammi a parti mobili; le tavole sono dipinte a mano dal pittore tedesco Michaël Ostendorfer.
Inoltre l’Harmonia macrocosmica (Amstelodami 1661), bellissimo atlante celeste, opera del cosmografo e matematico Andreas Cellarius. Tavole doppie a colori illustrano le teorie cosmologiche; due tavole sono dedicate al cielo cristiano, con riferimento all’opera dell’astronomo gesuita Julius Schiller: le costellazioni vengono indicate con denominazioni tratte dalla tradizione biblica e cristiana.
Si segnala anche il Machina coelestis di J. Hevelius (Gedani 1673-79), importante edizione sulle tecniche costruttive degli strumenti astronomici, completa della seconda parte, assai rara: si contano solo una cinquantina di esemplari dei cento distribuiti prima dell’incendio che distrusse, nel 1679, la casa e l’osservatorio dell’astronomo polacco, con i libri e gli strumenti.
Dello stesso astronomo polacco va ricordato il Firmamentum Sobiescianum (Gedani 1690), spettacolare atlante celeste dedicato a Giovanni III Sobieski, re di Polonia: 56 incisioni su rame a doppia pagina riproducono le costellazioni rappresentate da figure mitologiche.