Catalogo collettivo
Fu istituito nel 1959 per iniziativa della direttrice Angela Zanini, come catalogo delle nuove accessioni; vi aderirono 50 biblioteche di appartenenza amministrativa diversa, per lo più di istituti universitari. Nel 1964 su iniziativa di alcuni docenti universitari se ne progettò l’estensione al patrimonio retrospettivo. Nel 1968 fu costituito il Consorzio bibliografico universitario tra la Biblioteca universitaria, l’Università, il Comune e la Provincia di Padova (sciolto negli anni Novanta), il cui primo compito statutario fu proprio la prosecuzione del catalogo collettivo. Verso la fine degli anni Settanta si delineò la separazione del catalogo in due tronconi, il primo dei quali, divenuto catalogo retrospettivo, si arrestava al 1968. Tra il 1979 e il 1981 fu compiuta anche la sezione dei periodici. Negli anni 1984-85 si provvide alla revisione e al riordinamento generale del catalogo, con l’inserimento di una grande quantità di schede che per le alterne vicende del Consorzio bibliografico universitario restavano ancora da inserire. Si tratta di uno dei primi cataloghi collettivi di questo tipo esistente in Italia, antesignano cartaceo dell’attuale catalogo collettivo in linea disponibile, per il polo universitario padovano, attraverso SBN. Consiste di circa 710.000 schede, fotocopie delle originali presenti nei cataloghi delle varie biblioteche aderenti, disposte in ordine alfabetico, per la maggior parte manoscritte, per il resto dattiloscritte o, raramente, a stampa. Dell’originario progetto di realizzare un catalogo per autori e un catalogo sistematico, solo la prima parte qui presentata è stata effettivamente compiuta. Vi sono comprese schede per autore o titolo di monografie e periodici, schede di spoglio e un buon numero di schede a soggetto. I periodici di numerose biblioteche aderenti (Civica e vari istituti universitari) furono inoltre oggetto di uno specifico lavoro di ricatalogazione in vista del catalogo collettivo (1979-81), che produsse l’appendice che segue il catalogo stesso. Le schede recano sempre la sigla della biblioteca di appartenenza; nel caso di doppioni è stata conservata una sola scheda sulla quale è stata registrata anche la sigla presente nelle schede scartate. La particolare natura del catalogo collettivo, composto di materiale bibliografico eterogeneo proveniente da cataloghi molto diversi tra loro, ha reso difficoltoso il lavoro di riordino effettuato negli anni Ottanta, in seguito al quale esso ha assunto lo stato attuale. Nel caso di voci complesse le schede sono state riunite sotto l’intestazione corretta, ma raramente sono state modificate le intestazioni originarie, cosicché all’interno di particolari voci (es. Bibbia), si possono trovare schede con le più diverse intestazioni; le voci degli autori greci e latini possono presentare schede con l’intestazione in latino e italiano.
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